VIALE DEL TRAMONTO

Sinossi e riconoscimenti di Viale del tramonto

La voce fuori campo di Joe Gillis, un giovane soggettista di Hollywood, accompagna lo spettatore all’interno di una storia tesa a rivelare i lati più cinici e ambigui della Hollywood dominata dallo star system. Joe narra in prima persona la sua storia e come, fuggendo dagli emissari di una società finanziaria, trova rifugio nella villa dell’ex diva del cinema muto: Norma Desmond. Norma vive in solitudine i ricordi di una vita fatta di successi e fama, quella fama e quei successi che ora, all’età di cinquant’anni e con l’avvento del cinema sonoro, l’hanno abbandonata in maniera impietosa. Norma sogna un ritorno alla celebrità e impone a Joe di visionare il copione di un film di cui lei ha curato la stesura. Tuttavia le intenzioni di lei vanno ben oltre il rapporto di lavoro.
Il film, dal carattere drammatico e con un’inclinazione noir, è considerato come uno dei migliori film di Hollywood sul tema del divismo. La pellicola, infatti, mette in luce tutta una serie di dinamiche crudeli legate allo star system mai raccontate in un film prima di allora. Inoltre, in questo film, il tema della maschera tanto caro al regista Wilder si trasforma in una vera e propria condanna per la protagonista,  vittima della sua folle ostinazione nel rimanere ancorata al ruolo di diva hollywoodiana. Undici nomination all’Oscar e tre statuette vinte, Viale del tramonto è uno dei film più noti e apprezzati del cinema statunitense. Nel 1989 la pellicola è stata scelta per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso americano e nel 1998 l’American Film Institute l’ha inserita al dodicesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi (nel 2008, nella lista aggiornata, è sceso al sedicesimo posto).

Questa pellicola fa parte dell’archivio storico del cinema d’autore conservato presso la Cineteca del Veneto. Guarda tutti i contenuti del cinema d’autore!