Una ricostruzione dei momenti più caratteristici della moderna guerra navale

Cinegiornale Obiettivo 75: Colpi di cannone. Antonio Segni sale a bordo dell’incrociatore per assistere alle esercitazioni che la squadra navale al comando dell’Ammiraglio De Pellegrini Dai Coi svolge nelle acque del Mar Grande. Le manovre al quale assiste anche il Ministro della difesa Giulio Andreotti sono denominate Alfa Aquile. All’operazione prendono parte tre cacciatorpediniere, quattro fregate, dieci corvette, una motocannoniera, otto motosiluranti, il sommergibile Tazzoli, tre navi ausiliarie, alcuni mezzi da sbarco, quattro velivoli e quattro elicotteri antisommergibili e infine due elicotteri in dotazione alle fregate Rizzo e Bergamini. Caccia ai sommergibili, scorta ai convogli, scoperta aerea, rifornimento in navigazione ed esercitazioni combinate con una squadriglia di aerei. Queste le fasi dell’operazione nella quale si sono voluti far rivivere i momenti più caratteristici della moderna guerra navale. Dalla manovra è stato volutamente eliminato ogni aspetto puramente spettacolare, e ben a ragione visto che lo scopo dell’operazione era quello di offrire una dimostrazione dell’addestramento singolo e collettivo, di comandanti di stati maggiori e di equipaggi nel fronteggiare le situazioni più disparate. Da quelle che vengono risolte con l’ausilio delle più moderne apparecchiature scientifiche a quelle di carattere prettamente marinaresco che costituiscono il più severo banco di prova per i comandanti e per i loro uomini.

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