La vita degli indigeni vista con gli occhi dei turisti

Cinegiornale Obiettivo 79: Il piccolo villaggio di Ganvié è una delle ultime città lacustri ancora esistenti al mondo. Si trova sul lago Nokoué a circa trenta chilometri da Cotonou. Se Venezia ha i suoi celebri gondolieri, Ganvié ha le sue imbarcazioni per le escursioni turistiche in città e per presentare ai visitatori la vita singolare del villaggio. Qui gli indigeni comunque non hanno il problema della canicola visto che possono permettersi il lusso di tenere ogni giorno i piedi a bagnomaria. Quante persone vivono a Ganvié? Cento? Mille? No, molte di più: diecimila, ma non si lamentano. I loro antenati scelsero un giorno di rifugiarsi su questo lago per sfuggire agli attacchi di alcune popolazioni bellicose. Adesso il periodo delle invasioni potrebbe considerarsi scongiurato, ma non è così! Gli indigeni infatti debbono difendersi da un altro tipo di ingerenza, quella dei turisti che vorrebbero trascinarli all’asciutto per i soliti scopi filantropici. La pesca è la risorsa principale di questa gente e non può dirsi comunque una scomoda attività. Per poter mangiare basta infatti gettare la rete fuori dalla finestra e ritirarla dopo qualche minuto. E pensare che i turisti li vogliono civilizzare.

 

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