Le chiese al servizio della vita commerciale

Cinegiornale Obiettivo 79: Le chiese come rimesse per i commercianti. Avranno anche detto “Absit iniuria”, ma è comunque stupefacente scoprire come i francesi abbiano radicalmente mutato la funzione di molte delle loro chiese per adattarle alle esigenze della vita commerciale. Quella che fu la chiesa di Saint Valérien è diventata adesso un mercato coperto. La varietà dei pezzi esposti e il giro di interessi fra le navate ricordano l’ingiuria dei mercati del tempio. Secondo i francesi, però, non bisogna vedere in questa trasformazione una espressione di paganesimo. In Francia, si è detto, si tratta di fenomeni frequenti accentuatasi dopo la Rivoluzione quando molti dei templi divennero di proprietà di commercianti e artigiani. Come è successo anche in un paesino dalle parti di Parigi a Senlis dove di una chiesa se ne è fatta addirittura una rimessa, l’officina di un meccanico, il locale di un carrozziere. Di fronte all’invasione di questi fenomeni di riadattamento in Francia si è levato un coro di proteste ma sono rimaste senza risposta. Gli antiquari hanno continuato a vendere oggetti preziosi, le merciaie i loro articoli, i salumieri le loro salsicce, i carrozzieri di Senlis infine hanno continuato a dipingere le loro auto. Per loro che in una chiesa si facciano affreschi o verniciature il risultato è del tutto indifferente.

 

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