Come la presenza americana sul territorio influisce nella vita del popolo vietnamita

Cinegiornale Obiettivo 51: Non si parla molto del Vietnam, ma questa tormentata regione rimane oggi uno dei paesi dove si combatte il più oscuro e sanguinoso dei conflitti. Nel Vietnam, la cui posizione strategica nei confronti della Cina gli conferisce un delicato ruolo nella politica internazionale, si combatte una guerra che miete novanta vittime al giorno. Il paese è diviso dalla guerra civile, dai contrasti tra il nord, dominato dai partigiani comunisti, e il Vietnam del sud, sostenuto dagli americani che fanno da consulenti ai reparti nazionalisti. Assistenza militare e aiuti: si può calcolare che Washington invii alla Repubblica del Vietnam ben cinquecentomila dollari al giorno, ma le possibilità di risolvere il conflitto interno e di assicurare una decisa prevalenza statunitense, sembrano ancora lontane. Eppure le usanze americane sono già penetrate nella vita di questo popolo inquieto. Non è difficile riconoscere i segni di questa penetrazione materiale e psicologica anche negli aspetti meno significativi della vita della capitale: palazzi, alberghi, folle per le strade, insegne, parlano già il linguaggio americano. È però soltanto una conquista apparente, c’è sempre costante una situazione di allarme che esplode improvvisa in un attentato, in un gesto terroristico dei guerriglieri che non rinunciano alla loro guerra privata. Dal ’54 ai francesi sono succeduti gli americani, ma sull’altro lato della barricata sono rimasti gli stessi protagonisti: i rossi, con le loro mire di espansione in Asia vecchie di ieri e di sempre.

 

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