Roma, 18 ottobre 1962: Antonio Segni designa 25 nuovi Cavalieri del Lavoro nel corso di una cerimonia all’Eur

Cinegiornale obiettivo 36: Onore all’intraprendenza e alla genialità, alle forze vive della Nazione collaudate in un lavoro prezioso per la collettività. Onore ai rappresentanti di una tradizione che il lavoro ha contribuito a tenere alta. Questo il significato della motivazione che ha accompagnato la consegna, da parte del capo dello stato Antonio Segni, delle insegne ai 25 nuovi Cavalieri del Lavoro nel corso di una cerimonia all’Eur. Ecco alcuni dei loro nomi: Francesco Candido, onorato per il notevole impulso impresso alla nostra agricoltura; Vincenzo Cazzaniga, uno degli uomini più rappresentativi dell’industria petrolifera italiana; Giuseppe Gatti, per la sua attività nel settore laniero; Carlo Pesenti, amministratore delegato dell’Italcementi e stimolatore di altre notevoli attività industriali; Bruno Quintavalle, pioniere dell’industria elettromeccanica italiana; Marcello Rodinò di Miglione, legato come gli altri al nostro mondo imprenditoriale nell’affermazione consapevole delle proprie idee, della propria personalità.

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