Le competenze artigianali si tramandano di generazione in generazione

Cinegiornale Obiettivo 78: Questi fregi, questi bassorilievi non sono occasionali perché qui è la scuola dove i giovani siciliani di Mazara sognano di diventare tanti Benvenuto Cellini. È una scuola professionale ma anche qualcosa di più perché in ognuno di questi ragazzi, tutti al di sotto dei venti anni, c’è un impegno non soltanto artigianale ma anche artistico e, perché no, sentimentale. Qui a Mazara infatti l’arte si tramanda di generazione in generazione, di padre in figlio e anche se in molti non vi è l’illusione di consegnare al mondo un capolavoro, c’è in tutti la soddisfazione di mantenere in vita una tradizione. Sotto l’esperta guida di un maestro che un tempo fu allievo in questa stessa scuola, i giovani scolpiscono le loro pietre, sbalzano i loro bassorilievi, danno una dimensione alla propria ispirazione. Creano le loro statue come se dovessero costruirle in serie perché questa è una scuola artigianale e le ambizioni bisogna lasciarle sull’uscio, ma a loro non importa perché in ognuna di queste opere riusciranno sempre a nascondere un poco di speranza e qualcosa di sé stessi.

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