STORIA DEL CINEMA

Roma città aperta - storia del cinema

roberto rossellini, roma città aperta, 35mm, 1945

La Cineteca del Veneto conserva nel proprio archivio centinaia di pellicole cinematografiche che fanno parte della storia del cinema, a partire dalle prime sperimentazioni di inizio Novecento fino all’età d’oro del cinema narrativo classico e del Neorealismo italiano.

Dal 35mm e 16mm alla colonna sonora in separato magnetico, sono pellicole che attraversano più di cinquant’anni di storia tecnologica e di evoluzione della narrazione cinematografica. Se ti interessa approfondire i formati di pellicola e le procedure di restauro attuate dalla Cineteca, visita la nostra pagina sul Restauro pellicole nella sezione Servizi.

Il cinema delle origini: nasce la storia del cinema

The Great Train Robbery del 1903 viene considerato una delle pietre miliari della storia del cinema. Inquadratura del bandito che spara in direzione della macchina da presa.

edwin s. porter, the great train robbery, 16mm, 1903

Per quanto riguarda il cinema delle origini e gli albori della storia del cinema, tra le pellicole conservate nell’archivio della Cineteca, rientrano i lavori pionieristici di Georges Méliès ed Edwin S. Porter, le comiche di Buster Keaton e Charlie Chaplin, le opere monumentali di David Wark Griffith, Friedrich Wilhelm Murnau e Robert Wiene e molto altro.

Cinema delle attrazioni

Melies Voyage dans la lune 1

georges méliès, voyage dans la lune, 16mm, 1902

Il cinema muove i suoi primi passi oscillando tra lo spettacolo di varietà e i giochi di prestigio dell’illusionismo teatrale. Georges Méliès, primo vero “rivoluzionario” del mezzo cinematografico, porterà grandi innovazioni al modo di fare cinema come ad esempio il montaggio, la dissolvenza e la colorazione a mano.

Ma non soltanto, Méliès è stato il primo nella storia del cinema a raccontare con le immagini i mondi fantastici della letteratura, portando per la prima volta sullo schermo la finzione narrativa unita alla credibilità delle immagini in movimento.

Esercizi di stile

Murnau Nosferatu

friedrich wilhelm murnau, nosferatu, 35mm, 1922

Passano poco più di vent’anni e il lungometraggio viene già istituzionalizzato. Il mezzo cinematografico, espandendosi in termini di durata e di complessità narrativa, inizia a sviluppare le prime cifre stilistiche. Ad esempio, nella Germania degli anni ‘20, nasce il cinema espressionista, dove le modalità stilistiche distorte e deformate miravano a destabilizzare e a suscitare inquietudine negli spettatori.

Nosferatu di Friedrich Wilhelm Murnau (1922) viene universalmente riconosciuto essere uno dei film più rilevanti dell’avanguardia tedesca.

Il cinema classico dagli anni ‘30 agli anni ‘50

Nell’archivio della Cineteca del Veneto sono numerose le pellicole cinematografiche che arrivano dal periodo che va dall’avvento del sonoro all’affermazione delle grandi industrie del settore.

Ognuno di questi titoli rappresenta un tassello all’interno del mosaico della storia del cinema internazionale: a cominciare dai grandi della Golden Age di Hollywood come Billy Wilder, Howard Hawks, Frank Capra e John Ford, dai maestri europei degli anni ‘50 come Alfred Hitchcock e Otto Preminger fino ad arrivare, in ambito nazionale, al cinema del Ventennio di Alessandro Blasetti e Carmine Gallone e al Neorealismo di Roberto Rossellini e Vittorio De Sica.

Intrigo e finzione

Mr Hitchcock - storia del cinema

alfred hitchcock, fotografia di scena

Autore a tutto tondo del panorama cinematografico mondiale, maestro indiscusso del thriller e della suspense, Alfred Hitchcock gira circa cinquanta film in poco più di cinquant’anni di carriera, cambiando per sempre la storia del cinema, il linguaggio cinematografico e il suo modo di percepirlo.

All’interno dell’archivio della Cineteca, tra gli altri film, si trovano capolavori del periodo statunitense come Rebecca – La prima moglie, Il sospetto, Il caso Paradine e l’indimenticabile Nodo alla gola.

Italia anno zero

Sciuscià - storia del cinema

vittorio de sica, sciuscià, 35mm, 1946

Il Neorealismo, oltre a essere uno dei principali movimenti estetici e culturali ad affermarsi in Italia nel secondo Dopoguerra, è senza dubbio la punta di diamante della nostra cinematografia agli occhi del pubblico internazionale. Un modo semplice e quotidiano di raccontare e sempre a portata di sguardo, uno sguardo lucido sulla vita che continuava a incedere dopo i disastri della guerra.

Sciuscià, realizzato dalla coppia De Sica/Zavattini, rispettivamente regista e sceneggiatore, è il primo film della storia del cinema ad aver vinto il premio Oscar al miglior film in lingua straniera.

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