FONDO VICTOR DE SANCTIS

Dal 2016 la Cineteca del Veneto, in collaborazione con Running TV di Padova, conserva nel proprio archivio il fondo di Aldo Victor de Sanctis, regista di documentari, cineoperatore, fotografo e inventore ma soprattutto noto per essere considerato il padre della cinematografia subacquea italiana.

Il Fondo Victor de Sanctis è senza dubbio uno dei fondi più interessanti del patrimonio della Cineteca, ed è costituito da circa un migliaio di pellicole – di cui fanno parte gli oltre cento documentari, i reportage in giro per il mondo e i filmati privati – da un’enorme archivio fotografico e da documentazioni scritte come appunti, articoli di giornali, corrispondenze e ovviamente brevetti. Se stai cercando materiali d’archivio appartenenti al Fondo Victor de Sanctis visita la nostra pagina dedicata a Vendita clip e footage e contattaci.

Per quanto riguarda i materiali audiovisivi il Fondo Victor de Sanctis, in termini di abbondanza, peculiarità ed eterogeneità, rappresenta un vero e proprio tesoro inestimabile.

Con più di sessant’anni dietro la macchina da presa, in un periodo che va dalla fine degli anni ‘30 fino agli anni ‘80, Victor de Sanctis, muovendosi tra cinema e televisione, produce una fittissima filmografia i cui elementi sono accomunati dalla medesima passione: il mare e soprattutto i suoi fondali.

La maggior parte dei suoi documentari, o come egli stesso preferiva definirli, delle libere narrazioni per immagini, mostrano l’interazione tra uomo e mondo subacqueo. Victor de Sanctis con il suo lavoro ha cercato di portare in superficie i fondali marini, cercando di immergere gli spettatori in un nuovo “continente” fino a quel momento ancora poco conosciuto. Tra i più noti si può ricordare Un’isola ha sete (1958) e Arditi del mare (1959) entrambi premiati al Festival di Cannes.

Tra le innumerevoli rarità di cui è composto il Fondo Victor de Sanctis non potevano mancare gli sguardi privati, i ricordi personali di viaggi in giro per il mondo o ancora gli appunti video, le prove di ripresa e tutto quello che appartiene al contesto della cinematografia amatoriale. Non mancano nell’inventario anche diverse componenti della sua attrezzatura personale di ripresa.

Nel corso della sua vita Victor de Sanctis ha dedicato anima e ingegno alle più diverse sfere della conoscenza riuscendo anche a distinguersi come inventore.

Laureato in ingegneria meccanica ma da sempre affascinato dal mondo delle belle arti, de Sanctis è riuscito a riunire la metodologia scientifica con una vivace interpretazione estetica. Grazie alla ricchissima documentazione contenuta all’interno del fondo è possibile avere accesso ai brevetti da lui ottenuti così come alle tavole e ai disegni preparatori.

Fin dai primi anni ‘30, grazie alla conoscenza di Filippo Tommaso Marinetti e alla successiva adesione al movimento futurista, realizza le prime invenzioni nel campo della moda e del design progettando bizzarri cappelli con la visiera in celluloide e panciotti da sera in leghe metalliche. Qualche anno dopo a Torino brevetta anche il portabagagli da bicicletta a borse rigide a cavallo della ruota posteriore.

Ma è nell’ambito cinematografico che Victor de Sanctis dà il suo maggiore contributo. Non solo realizza il progetto per un carrello leggero da ripresa smontabile, ma grazie alla sua passione per i fondali marini e per l’immersione idea il primo prototipo di custodia subacquea per cineprese. Tra il 1948 e il 1955 realizza tre diverse versioni in acciaio e ottone cadmiato, prima di arrivare alla definitiva Kinemar: una custodia all’avanguardia dotata di oblò, correttore ottico e obiettivo grandangolare.

Se sei alla ricerca di materiali audiovisivi presenti nel Fondo de Sanctis, contattaci compilando il modulo che ti trovi qui di seguito. All’interno del modulo troverai le indicazioni sul periodo storico d’interesse, sulle parole chiave che possono aiutarci a reperire i materiali di cui hai bisogno, sul tipo di produzione e sulla destinazione che il tuo progetto video avrà al termine della realizzazione.