Perché è importante conservare
La procedura di conservazione dei supporti audiovisivi spiegata in pochi e semplici punti. In questo articolo voglio affrontare lo spinoso argomento della conservazione delle pellicole, e non solo. Ogni tipologia di supporto esige un luogo di stoccaggio adatto per la propria composizione fisica e per il proprio stato di deterioramento. Tutti i materiali, all’uscita dalla casa di produzione, inevitabilmente iniziano il loro processo di decadimento. (Se siete interessati a capire meglio quali sono le tipologie di decadimento della pellicola visitate la pagina https://filmcare.org/visual_decay).
Nessun supporto è eterno ed è proprio per questo motivo che è importante conservare attraverso una procedura che prevede la migrazione su un supporto digitale, al passo con i tempi, e la disposizione dell’originale nelle condizioni il più possibile vicine ad uno stato ideale di conservazione.
Imparare a conservare le pellicole in poche fasi:
All’interno della Cineteca del Veneto conserviamo ogni tipo di materiale, dalle pellicole (in nitrato e triacetato) ai supporti magnetici audio e video, alle fotografie, libri e diapositive. Ognuno di questi materiali ha caratteristiche e necessità differenti e risponde in maniera soggettiva all’ambiente che lo circonda. Ora vediamo più nel dettaglio come conservare al meglio i vari supporti e più nello specifico come ci si deve relazionare al materiale che si ha davanti.
Valutazione dei supporti
Una prima valutazione viene fatta all’arrivo dei materiali. Deve essere compilato un rapporto che descrive le condizioni dei supporti al momento dell’arrivo. Tutte le informazioni sulle condizioni fisiche del supporto devono essere segnalate e riportate nella scheda d’ingresso in archivio.

Distinzione dei materiali in base a due criteri
Definito un primo quadro delle condizioni dei materiali, si procede alla divisione degli stessi per tipologia di supporto (ad esempio: si dividono le pellicole dai nastri magnetici) e si separano ulteriormente i materiali per grado di decadimento. Ad esempio, una pellicola sana non può essere messa vicino ad una pellicola in evidente stato degenerativo. Se si tratta di una pellicola in nitrato di cellulosa il rischio è quello dell’alto grado di combustibilità.
Nel caso invece di pellicole in triacetato di cellulosa ci troviamo davanti alle problematiche che coinvolgono la cosiddetta sindrome dell’aceto. La sindrome dell’aceto colpisce proprio le pellicole in triacetato ed è severamente contagiosa; una pellicola in sindrome, se posta vicino ad altre pellicole sane, può trasmettere la sindrome acetica alle altre. Va da sé la preoccupazione di dividere immediatamente, e tenere lontane, le pellicole sane da quelle in sindrome.
Il processo inevitabile di decadimento
È impossibile “guarire” totalmente un supporto che versa in uno stato di deterioramento avanzato. Quello che possiamo fare è conservare il supporto nella migliore condizione possibile, dal momento in cui arriva in archivio in poi; solo in questo modo si può rallentare e arginare il suo inevitabile declino. L’unico modo conosciuto ad oggi, per arrestare uno stato avanzato di sindrome o bloccare uno stato grave di decadimento, è quello di congelare a bassissime temperature la pellicola, controllando costantemente il tasso di umidità presente all’interno del luogo di conservazione.
I luoghi di conservazione, anche detti archivi, devono essere ambienti con un basso indice di umidità, con una temperatura costante e mediamente bassa. Questo perché l’elevata umidità favorisce il proliferare di muffe e batteri, come anche l’instabilità delle temperature favorisce l’accelerazione dello stato degenerativo. Importante, nella procedura di conservazione, è dunque dotare l’ambiente di un impianto di climatizzazione e riciclo costante dell’aria.
Sostituire le custodie
Prima di stoccare i materiali nei rispettivi ambienti, bisogna fare un controllo delle custodie. Le pellicole spesso arrivano in custodie di metallo arrugginito, in mezzo a fogli e sacchi di plastica. Le custodie deteriorate o con tracce di umidità devono essere sostituite con custodie nuove e specifiche per la conservazione.

Monitoraggio e pulizia
Una volta che i materiali sono al sicuro, devono essere monitorati costantemente. Il loro stato degenerativo viene tenuto severamente in osservazione. La pulizia dell’ambiente è importante tanto quanto il controllo dell’umidità e della temperatura. Con pulizia non si intende solo quella dello spazio atto alla conservazione, ma pulizia dei materiali stessi che vengono stoccati al suo interno. Cerchiamo sempre di disporre il materiale in archivio in seguito ai lavaggi, con liquido specifico nel caso delle pellicole e a secco nel caso di videocassette e nastri magnetici in generale. Tutti i Servizi della Cineteca sono in collaborazione con i laboratori di RunningTV di Padova.
Ovviamente chi non volesse cedere i propri ricordi a una cineteca o a uno spazio archivistico, con qualche semplice accortezza può conservare i propri ricordi anche a casa. L’importante è fare attenzione e cercare di monitorare l’ambiente nel quale sono disposti. Non per ultimo è importante provvedere alla digitalizzazione degli stessi, in modo da non compromettere per sempre il contenuto di un supporto ormai obsoleto.