Una delle problematiche che ci troviamo spesso ad affrontare riguarda il degrado del colore nelle pellicole cinematografiche. Con il passare del tempo, infatti, uno o più colori primari possono sbiadirsi o affievolirsi. Il film può allora apparire con delle dominanti cromatiche rosse, blu o verdi, e può anche essere che si verifichi una desaturazione generale dei colori che porta quindi anche alla riduzione del contrasto dell’immagine, e di conseguenza alla perdità della qualità originale del film.

Cosa causa il degrado del colore?

Questo decadimento dei colori è un fenomeno che può verificarsi su tutti i formati di pellicola, in modo più o meno accentuato. Molti dei coloranti utilizzati nelle pellicole a colori sono composti organici instabili. L’invecchiamento naturale dei composti coloranti provoca la rottura dei legami tra gli atomi nelle molecole di colorante, provocando lo sbiadimento dei coloranti stessi. Come abbiamo detto sopra, lo sbiadimento del colore riduce la densità complessiva dell’immagine, con conseguente perdita di contrasto. Inoltre, poiché coloranti diversi hanno caratteristiche di stabilità diverse, si sbiadiscono in modo non uniforme, provocando cambiamenti fastidiosi nel bilanciamento del colore. La pellicola ad esempio può diventare bicolore, sui toni del rosso e del rosa.

Il degrado del colore è un processo progressivo e inarrestabile, e come estrema conseguenza comporta l’impossibilità di godere del film nella sua colorazione originale. Se non si potesse ricorrere alle procedure del restauro digitale ci si dovrebbe accontentare di una visione in alcuni casi monocromatica, spesso tendente al magenta, e in altri casi con dei colori completamente sfalsati e molto distanti dalla loro tonalità originaria.

Restauro digitale e correzione colore

Per risolvere tali problematiche, si ricorre a pratiche di correzione e ribilanciamento del colore grazie al restauro digitale del degrado cromatico, realizzato in post-produzione in seguito alla digitalizzazione del supporto analogico. La Cineteca del Veneto, in collaborazione con i laboratori di RunningTV di Padova, utilizza la tecnica del telecinema “frame by frame” per recuperare il colore originale del film.

Il telecinema è un processo che consente di trasferire ogni singolo fotogramma, o frame, su supporto digitale grazie ad uno strumento chiamato film scanner. Il film scanner permette l’acquisizione digitale di qualsiasi formato di pellicola, dal 35mm professionale ai formati substandard in 16mm o 8mm. Ma non solo.

Grazie alla fonte di illuminazione RGB LED e a una scienza colore avanzata, il film scanner permette di regolare la percentuale di acquisizione dei singoli colori primari (rosso, verde, blu). Tale procedura consente all’immagine di riacquistare una tonalità più corretta ed equilibrata prima ancora di procedere con la correzione digitale vera e propria, elaborata in post-produzione.

mini 1 originale
mini 1 corretta

Nel caso della pellicola che si può vedere qui sopra come esempio, siamo intervenuti sui colori sbiaditi in due modi diversi. Prima con un’attenta calibrazione del film scanner, poi intervenendo in post-produzione, utilizzando un software apposito per l’ottimizzazione cromatica in modo da riportare i colori il più vicino possibile all’originale.

Nell’immagine a sinistra la pellicola originale con una dominante rossa, un contrasto molto basso e una dinamica colore praticamente piatta. A destra, invece, la stessa pellicola restaurata secondo la procedura descritta precedentemente e riportata al livello di cromaticità migliore possibile.

Se la tua pellicola non ha più i colori di un tempo, non lasciarla nel dimenticatoio. Rivolgiti a noi per riportarla al suo splendore originale, visita la nostra pagina Servizi per scoprire le lavorazioni della Cineteca oppure contattaci.