Analizziamo la differenza c’è tra pellicola super8 e 8mm

Fare un salto indietro nel tempo è un po’ come ritornare agli albori di un qualcosa: può provocare un senso di nostalgia indescrivibile, oltre a farti riflettere su come il progresso tecnologico abbia avuto un serio impatto sulla quotidianità e sulla sfera lavorativa di ognuno di noi.

Se sei tra coloro che hanno vissuto gli anni dei profondi cambiamenti e delle invenzioni nel ramo tecnologico, ritornare ai tempi delle pellicole super8 e delle 8mm potrebbe farti venire gli occhi lucidi.

Ripercorriamo insieme le più importanti differenze che dividono tali tipologie storiche di pellicole, analizzandone i dettagli e fornendo, laddove possibile, anche dei cenni storici.

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Cineteca del Veneto – Pellicola Super8

Le differenze strutturali tra super 8 e 8 mm

La pellicola super 8 e quella da 8 mm hanno regnato incontrastate per decenni nel campo della realizzazione di filmati amatoriali o di registrazioni video mediante videocassette.

Entrambe, però, hanno un punto in comune: la larghezza, la quale si assesta sugli 8 mm in tutte e due le pellicole.

Tuttavia, una delle primissime differenze tra le pellicole succitate riguarda prettamente la struttura: se ricordi, nel 1965, anno in cui fu inventata la super8, si notò sin da subito come essa possedesse una foratura decisamente più piccola, il cui diametro si assestava intorno ai 13 mm, 5 mm in più rispetto a quello della pellicola 8mm.

Questo non fece altro che ampliare la superficie massima utilizzabile dal singolo fotogramma, caratteristica che aumentò inevitabilmente quella che era la qualità visiva.

Secondo punto in comune tra le due pellicole è la presenza della traccia sonora, contemporanea a quella visiva, ravvisabile mediante la presenza di una sottilissima ma evidente strisciolina d’oro posta su uno dei bordi della pellicola.

Perché si è passato dalle pellicole super 8 e 8 mm ai più moderni VHS?

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Cineteca del Veneto – Pellicola Super8

Le motivazioni dietro il passaggio a super 8 e a 8 mm

La registrazione su nastro ha senza dubbio causato non pochi rimpianti in coloro che hanno optato per la conservazione dei propri ricordi su di esso.

Tuttavia, le super8 e le 8mm sono state sorpassate nel decennio ’80, grazie anche all’avvento dei VHS e dei Video8, anche se la qualità si è incredibilmente abbassata.

Tale passaggio, però, è stato principalmente dovuto ad un più semplice utilizzo di strumenti come VHS e Video8, i quali eliminavano totalmente proiettori o teli di proiezione per riprodurre il materiale registrato.

Tuttavia, un ruolo importante lo riserva la digitalizzazione, la quale dev’essere svolta in una certa maniera se si vuole conservare nel migliore dei modi i propri film super 8 o 8 mm.

Ad ogni modo, queste pellicole sono ancora oggi in esposizione e vengono fatte conoscere alle passate generazioni grazie a Cineteca del Veneto, la quale si occupa di restaurare, digitalizzare, recuperare e esporre i vecchi cimeli passati, le vecchie strumentazioni un tempo utilizzate per registrare o per riprodurre file multimediali.

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Cineteca del Veneto – Pellicola Super8

La storia va tramandata: in questo, la Cineteca offre davvero un grande e meritato spazio agli antichi dispositivi ormai in disuso, i quali servono per far comprendere quanto il progresso tecnologico e innovativo abbia allargato notevolmente gli orizzonti culturali della società.

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