Il più antico esempio di fotografia cinematografica risale al 1878 ad opera di Eadweard Muybridge, che installò 24 fotocamere lungo una pista con l’intento di catturare un cavallo in movimento.

Ma la prima cinepresa funzionante contenuta in un unico alloggiamento è considerata la fotocamera Kinetograph, inventata da W.K.L. Dickson sotto la guida di Thomas Edison alla fine del 1880 e brevettata nel 1891. 

A sua volta, il Kinetograph ha lasciato il posto alla fotocamera Lumiére, al Pleograph, all’Aeroscope e ad altre prime cineprese.

Già dalla premessa si intuisce che la cinepresa come la conosciamo oggi, deriva dal lavoro di molteplici inventori ottocenteschi.

Wordsworth Donisthorpe è stato un inventore britannico che ha brevettato una forma di tecnologia per film in movimento nel 1889. Il suo dispositivo è stato in grado di catturare una serie di immagini che producevano l’illusione del movimento quando mostrate in sequenza.

William Friese-Greene e Alexander Parkes: tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 combinarono la tecnologia dei film in movimento con una pellicola di carta e in seguito con una pellicola in rotolo di celluloide prodotta dalla Eastman Kodak Company di Rochester, New York.

William Kennedy Laurie Dickson e Thomas Edison lavorarono insieme per creare la Kinetograph Camera ad alimentazione elettrica a West Orange, nel New Jersey, nel 1891.

Kazimierz Prószyński inventò il Pleografo nel 1894 (il cui nome deriva dal fonografo) che era sia una macchina fotografica che un proiettore cinematografico. Successivamente inventò l’Aeroscope, una cinepresa portatile.

Nel 1895 Moisson inventò la fotocamera Lumière Domitor per un’azienda di proprietà di Auguste e Louis Lumière a Lione, in Francia. Iniziarono con la pellicola di carta prima di collaborare con la Celluloid Manufacturing Company di New York City.

All’inizio del XX secolo, uno dei maggiori difetti nella tecnologia delle fotocamere era la mancanza di standardizzazione. I produttori dovevano ancora stabilire una dimensione della pellicola universale che potesse essere riprodotta in qualsiasi cinema, ma Bell & Howell cambiarono la situazione quando decisero di produrre le loro varie fotocamere e tecnologie di proiezione solo in base a un formato di larghezza della pellicola di 35 mm.

Standardizzando le loro apparecchiature già popolari, diedero le linee guida per l’intera industria cinematografica.

Nel 1919, quasi tutte le produzioni hollywoodiane utilizzavano apparecchiature Bell & Howell.

Il recente passaggio al digitale ha reso storia anche le più recenti cineprese. 

Molte apparecchiature sono andate abbandonate e dimenticate nei magazzini.

Cineteca del Veneto, a memoria di questo patrimonio cinematografico, le recupera e le conserva nel proprio museo delle attrezzature, come questa  cinepresa AATON di cui non abbiamo documentazione.

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La nostra mission è la divulgazione alle generazioni future di ogni patrimonio storico.

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cherry

Di questa moviola Cherry Editor per pellicola Super 8, che conserviamo nel nostro Museo delle attrezzature cinematografiche, non abbiamo documentazione. Se sei un appassionato e puoi aiutarci, aspettiamo il tuo contributo.

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