Il cinegiornale è un cortometraggio di attualità introdotto in Inghilterra intorno al 1897 dal francese Charles Pathé. Veniva proiettato regolarmente, prima nelle sale da musica tra gli spettacoli di intrattenimento e poi tra i film in primo piano nelle sale cinematografiche.

Ma le notizie spot erano costose da girare, per cui i cinegiornali coprivano gli eventi previsti, come sfilate, inaugurazioni, gare sportive, concorsi di bellezza balneare e notizie residue, come inondazioni.

Ebbero successo nel periodo tra il 1910 e il 1960 come fonte di attualità, informazioni e intrattenimento per milioni di spettatori.

Poi, con la crescente popolarità dei notiziari televisivi, cessarono la loro attività.

Ma i cinegiornali hanno avuto un valore che la televisione non è riuscita dare: le telecamere dei cinegiornali e il grande schermo fornivano un’autorità alle informazioni che le apparecchiature televisive non potevano gestire. C’era l’effetto di aspettare un giorno o due per vedere un disastro di cui avevano scritto sui giornali.

Gli eventi mondiali sono stati discreti, individuali, importanti.

I cinegiornali erano la vita dal fronte, un’intima connessione con le tragedie del tempo e un motivo di svago nel difficile periodo del dopoguerra.

Erano un modo personale per informarsi e di condividere con il resto del pubblico quanto visto sul grande schermo.

Erano un modo per sentirsi meno soli, meno poveri, meno affranti e più partecipi del mondo.

I cinegiornali sono stati uno dei principali mezzi di informazione del ventesimo secolo, proiettati praticamente in tutti i cinema del mondo.

Ma con l’avvento dei nuovi media sono stati dimenticati.
Eppure internet, giornali, televisione continuano a coesistere come fonti di informazione che arricchiscono nel complesso il panorama dell’attualità.

Cos’è successo dunque ai cinegiornali?

Hanno superato la loro utilità come mezzo di informazione ma molto probabilmente la morte del cinegiornale è dovuta alla mutata tipologia di fruizione da parte del pubblico.

Ma la loro utilità per la storia non è finita.

Ancora oggi ogni volta che i media hanno bisogno di ricorrere ad archivi storici, utilizzano estratti di cinegiornali.

Il cinegiornale è una memoria storica importantissima. Testimone di una società, di costumi, di vita vissuta che fa parte delle nostre radici.

Cineteca del Veneto conserva i cinegiornali di attualità degli anni ’60 e raccoglie continuamente nuovo materiale nei propri archivi, dopo averlo digitalizzato grazie ai laboratori di Running TV.

Solo in questo modo potremo riportare ai posteri un intero periodo della nostra storia.