La pastorella di Lavarone è un cortometraggio promozionale del 1950 voluto dall’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Lavarone.
Vi invitiamo per un tranquillo soggiorno al nostro Altipiano, La “Piccola Svizzera” del Trentino a mt. 1171 sul mare.
Ma questo lo scopriamo solo alla fine del film, quando il silenzio misto al fruscio della pellicola che scorre fa da colonna sonora ad alberghi e attività del paese, come se il mondo si fosse fermato lì e allora.
Il film è una favola maliziosa e civettuola, dove una pastorella presta la sua giornata a riprese che riguardano la sua vita di sempre e che non cambierebbe mai.
Dov’è finzione e dov’è realtà non ci è dato saperlo: la pastorella di Lavarone improvvisa un ruolo da piccola diva in cui vuol dimostrare che è brava come le protagoniste dei film in costume ciociaro.
Ma questo cortometraggio è altro e oltre: un bianco nero che fruscia, un doppiaggio che incanta, una sceneggiatura che è poesia.
Questo pezzo della nostra storia italiana di Braghieri Bortolazzi merita di essere conservato e fatto conoscere ai posteri.
Le nuove generazioni scoprirebbero come la vita non è solo frenesia ma può essere anche calma, semplicità, gentilezza e pace. Come trasmettono le sequenze del film che sono sono in perfetta sintonia con l’azzurro del cielo e il vento tra i pini del bosco. Anche in un bianco e nero.
Digitalizzazione a cura di Cineteca del Veneto e di Running TV