Cosa sono le perforazioni e a cosa servono?

Le perforazioni, dette anche fori di trascinamento, rappresentano una sezione fondamentale del supporto in quanto permettono il corretto trasporto della pellicola all’interno del proiettore o dello scanner. In particolare, in un proiettore, i fori permettono un trascinamento fluido e costante delle immagini, quindi consentono di far scorrere la pellicola alla velocità giusta per permettere la visione del film secondo il frame rate (il rapporto di fotogrammi al secondo) corretto.

Nello scanner invece i fori di trascinamento servono anche per scandire correttamente i tempi di acquisizione dei singoli frame: ad esempio, su una pellicola da 35mm lo scanner farà la scansione di un fotogramma ogni quattro perforazioni.

I fori di trascinamento sono dunque un elemento strutturale molto importante sia per la proiezione del film sia per gli interventi di digitalizzazione, ma nel corso degli anni possono rompersi, restringersi o persino mancare totalmente in alcuni tratti. Inoltre, possono danneggiarsi anche a seguito di un cattivo caricamento della pellicola nel proiettore, e questo rappresenta un problema piuttosto serio perchè la pellicola si può strappare mentre passa attraverso il proiettore, o scarrellare durante la digitalizzazione interrompendo così la scansione del film.

Come ricostruire le perforazioni?

perforazione b and a

Per permettere al film di essere digitalizzato, le perforazioni andranno quindi ricostruite con una procedura che consiste nel colmare la “lacuna” mancante con pellicola vergine. È molto importante riuscire a dare, alla pellicola vergine che viene innestata, la forma esatta della parte mancante (vedi immagine sopra) per poter permettere il naturale scorrimento della stessa.

A sinistra è possibile osservare la pellicola con le perforazioni mancanti, mentre a destra, il risultato finale dopo l’intervento di ricostruzione. Questo tipo di procedura è sempre molto delicata e deve tenere conto del grado di restringimento del film, ossia quel fenomeno che prevede la perdita di dimensionalità della pellicola.

Se infatti, in origine, le perforazioni sono equidistanti tra loro, con il passare del tempo può verificarsi un’alterazione nella costituzione della pellicola che comporta una deformazione strutturale del supporto e dei fori di trascinamento, il che significa che le perforazioni non avranno più una regolare distanza tra loro. L’intervento fisico sulla pellicola permette di riparare i fori e di restituire alla pellicola una fluidità tale da consentire un passaggio senza interruzioni durante la digitalizzazione o durante la proiezione.

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