John Ford biografia. Gli inizi…
John Ford, nome d’arte di Sean Aloysius O’Fearna, è stato un regista cinematografico statunitense di origine irlandese. Ford nasce nel Maine il 1° febbraio 1894 e muore in California il 31 agosto 1973. Autore di una vastissima filmografia e vincitore di numerosi premi Oscar, John Ford è uno dei più amati e rispettati registi americani. Apparentemente legato al passato, alle tradizioni e agli ideali dell’epopea americana e fedele alla sua identità complessa di irlandese immigrato, ama gli spazi infiniti, i luoghi di frontiera e con le sue storie racconta l’odissea avventurosa di donne e uomini in grado di affrontare difficili ostacoli pur di seguire il proprio destino. A una lettura superficiale, nei film firmati John Ford, sembrano esaltati solo i valori come l’individualismo, la giustizia, l’orgoglio di essere americani, ma un’analisi ben più profonda lascia spazio ad aspetti conflittuali e controversi che evidenziano come la realtà sia caratterizzata da drammatiche contraddizioni. John Ford, figlio di irlandesi immigrati negli Stati Uniti, durante l’infanzia cresce a Portland dove si diploma. Nel 1917 parte alla volta di Hollywood per raggiungere il fratello Francis, acclamato attore e regista. Qui, Ford inizia a svolgere ogni tipo di lavoro nell’industria cinematografica e inizia ad intraprendere la carriera di regista. Dopo il matrimonio, nel 1921 lascia la Universal Pictures per andare alla Fox Film Corporation dove realizza film di notevole successo come The iron horse (1924, Il cavallo d’acciaio). Ford realizza molti film di successo sia prima che dopo il sonoro, ispirati a romanzi e commedie di largo consumo come Mother Machree (1928, La canzone della mamma), Arrowsmith (1931, Un popolo muore), Air mail (1932, L’aeroporto del deserto), Four sons (1928, L’ultima gioia), Pilgrimage (1933, Pellegrinaggio). I caratteri espressionisti si fanno espliciti nelle opere degli anni Trenta come: The lost patrol (1934, La pattuglia sperduta), The informer (1935, Il traditore) grazie al quale John Ford vince l’Oscar per la regia. Con The hurricane (1937, Uragano) il regista riesce nella creazione di un’opera che fonde al suo interno espressionismo e post espressionismo assecondando esigenze di tipo commerciale. Il film fu accolto con grande successo da critica e pubblico.
I successi e il periodo bellico
John Ford, regista ormai maturo, decide di esprimere pienamente i propri sentimenti senza rinnegare le regole del cinema commerciale. Nasce così, a due anni di distanza e con l’aiuto di amici, un western a basso costo, rifiutato dai più grandi produttori: Stagecoach (1939, Ombre rosse). I vasti spazi e il microcosmo rappresentato simbolicamente dalla diligenza, le sequenze di azioni serrate e il senso dell’avventura, ne hanno fatto uno dei classici più amati nella storia del cinema. Con Stagecoach, Ford lancia l’attore John Waine e inizia a produrre una serie di capolavori tra i quali: Young Mr. Lincoln (Alba di gloria) e Drums along the Mohawk (La più grande avventura), suo primo film a colori. Con questi due film inizia il sodalizio con un altro attore Henry Fonda. All’apice della sua carriera nel 1940, John Ford, mette in scena un’opera scandalosa e controcorrente per la quale ottenne l’anno successivo un altro Oscar: Grapes of wrath (Furore). Nel 1941 John Ford ottenne l’ennesimo successo con il film How green was my valley (Com’era verde la mia valle). Il regista tanto acclamato partecipa alla Seconda Guerra Mondiale a capo di un gruppo di fotografi, registi e operatori incaricati di riprendere le scene belliche allo scopo di preparare documentari di propaganda. In questa veste realizza lo straordinario The battle of Midway (1942, La battaglia di Midway) con il quale permette all’America di conoscere la più grande battaglia nel Pacifico di vittoria statunitense. L’unità cinematografica di Ford partecipa a molte altre imprese militari e produce ampio materiale usato poi dalle forze armate. Rientrato in patria, Ford gira un film fortemente voluto ma non del tutto capito dal pubblico: They were expendable (1945, I sacrificati di Bataan) film che porta alla luce gli aspetti nascosti del conflitto: la delusione, la paura, la morte, la sconfitta. Nel 1946 gira l’ultimo film per la Fox e decide di fondare una casa di produzione indipendente: la Argosy, che gli permette maggiore libertà espressiva, i film di questo periodo sono quasi tutti western: Fort Apache (1948, Il massacro di Fort Apache), She wore a yellow ribbon (1949, I cavalieri del Nord-Ovest), Rio Grande (1950, Rio Bravo). Nel 1952 il suo ultimo film con la Argosy: The quiet man (Un uomo tranquillo) che gli valse l’ennesimo Oscar. Successivamente Ford vive un periodo oscuro, dominato da violenti litigi e dal consumo di alcol. Tuttavia da questo periodo uscirà uno dei suoi lavori più riusciti: The searchers (1956, Sentieri selvaggi).
Disponibile alla visione
Di seguito i film di John Ford disponibili alla visione sulla piattaforma streaming TecaTV, la WebTV della Cineteca. (www.tecatv.com).
Il massacro di Fort Apache
Il massacro di Fort Apache del noto regista John Ford riprende il mito del Generale Custer e lo adatta per il grande…