Alessandro Blasetti biografia

Alessandro Blasetti, regista e critico cinematografico, nasce a Roma il 3 luglio 1900 e muore ivi il 1° febbraio 1987. Uomo di cinema, rivela il suo talento in vari settori della pratica cinematografica. Il debutto alla regia avviene senza alcuna preparazione tecnica, salvo qualche lezione appresa dai film sovietici di cui era avido spettatore. Tuttavia, le realizzazioni successive, lo promuovono autore rivelando una certa padronanza della macchina da presa, della narrazione e delle ricostruzioni storiche. Alessandro Blasetti si laurea in giurisprudenza, forse più per rispetto della tradizione familiare che per una vera e propria vocazione e, per un breve periodo, lavora come impiegato in banca. Nel 1919 compare come attore generico nei film di Mario Caserini e di Lucio d’Ambra e nel 1923/24 inizia l’attività giornalistica a L’Impero di Roma diretto dagli ex futuristi E. Settimelli e M. Carli. Per il giornale si occupa prima di teatro e operetta per poi aprire, nel 1925, la prima rubrica cinematografica mai apparsa su un quotidiano italiano: Lo schermo. Fonda e dirige le riviste Il mondo e lo schermo, Lo schermo, Cinematografo e lo Spettacolo d’Italia dalle quali conduce una vigorosa battaglia in favore della rinascita del cinema italiano. Alessandro Blasetti debutta alla regia nel 1929 con il film Sole dopo aver fondato, appena l’anno prima, la cooperativa di produzione Augustus. Il film, pur accogliendo il favore da parte della critica, non viene accolto con il medesimo calore dal pubblico, così la ditta appena sorta cessa di esistere e Blasetti accetta di lavorare alla Cines. Nel 1930 dirige Nerone, successivamente, nel 1931, dirige Resurrectio, Terra Madre, nel 1932 Palio, Assisi, La tavola dei poveri, nel 1933 Il caso Haller e 1860, film considerato uno dei suoi capolavori. Il biennio 1934/35 è caratterizzato dal controverso rapporto tra il cineasta e il regime fascista, infatti, nel 1935 esce Aldebaran che, come asserisce lo stesso Blasetti, si tratta di un film di compromesso con il governo. Interpretati da Gino Cervi e Amedeo Nazzari i film Ettore Fieramosca (1938), Un’avventura di Salvator Rosa (1939), La corona di ferro (1941) e La cena delle beffe (1942), in questi film Alessandro Blasetti relega sullo sfondo la storia e la politica per far affiorare il crescente piacere della narrazione e il rinnovato gusto della raffigurazione. Quattro passi fra le nuvole (1942) nato da un soggetto di Cesare Zavattini, segna la svolta verso il realismo e la quotidianità. Nel dopoguerra Blasetti si specializza soprattutto nel genere commedia ed è con Prima comunione (1950) che rivela una satira pungente nei confronti di certe ipocrisie cattoliche e aridità borghesi. Con Peccato che sia una canaglia (1954) e La fortuna di essere donna (1955) l’autore costituisce la celebre coppia Sophia Loren – Marcello Mastroianni e ribadisce la sua predilezione per un cinema femminile nel quale le neo-dive possono guadagnarsi un posto di rilievo nella narrazione cinematografica.

Disponibile alla visione

Di seguito i film di Alessandro Blasetti disponibili alla visione sulla piattaforma streaming TecaTV, la WebTV della Cineteca. (www.tecatv.com).

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