Perché è importante conservare
La procedura di conservazione dei supporti audiovisivi spiegata in pochi e semplici punti. In questo articolo voglio affrontare lo spinoso argomento della conservazione delle pellicole, e non solo. Ogni tipologia di supporto esige un luogo di stoccaggio adatto per la propria composizione fisica e per il proprio stato di deterioramento. Tutti i materiali, all’uscita dalla casa di produzione, inevitabilmente iniziano il loro processo di decadimento. (Se sei interessato a capire meglio quali sono le tipologie di decadimento della pellicola ti suggerisco di visitare questo sito https://filmcare.org/visual_decay ). Nessun supporto è eterno ed è proprio per questo motivo che è importante conservare attraverso una procedura che prevede la migrazione su un supporto moderno, al passo con i tempi, e la disposizione dell’originale nelle condizioni il più possibile vicine ad uno stato ideale di conservazione.
Imparare a conservare le pellicole in poche fasi:
All’interno della Cineteca conserviamo ogni tipo di materiale, dalle pellicole (in nitrato e triacetato) ai supporti magnetici audio e video, alle fotografie, libri e diapositive. Ognuno di questi materiali ha caratteristiche differenti e risponde in maniera soggettiva all’ambiente che lo circonda. Ora vediamo più nel dettaglio come conservare al meglio i vari supporti e più nello specifico come ci si deve relazionare al materiale che si ha davanti:
Valutazione dei supporti
La procedura di conservazione inizia con l’arrivo dei supporti. Una prima valutazione, infatti, viene fatta all’arrivo dei materiali. Deve essere compilato un rapporto (con foto al seguito) che descrive le condizioni dei supporti al momento dell’arrivo: In quali condizioni sono arrivati in Cineteca? Di che materiale si tratta? In che scatola sono contenuti? Come sono stati conservati fino a quel momento? Presentano tracce di muffa o umidità? Si presentano secchi? Sono sporchi?… Queste sono solo alcune delle domande a cui si deve rispondere per riuscire ad avere un quadro completo delle condizioni in cui versa il supporto.

Distinzione dei materiali in base a due criteri
Definito un primo quadro delle condizioni dei materiali, si procede alla divisione degli stessi per tipologia di supporto (ad esempio: si dividono le pellicole dai nastri magnetici) e si separano ulteriormente i materiali per grado di decadimento (ad esempio: una pellicola sana non può essere messa vicino ad una pellicola in evidente stato degenerativo)…
Perchè?
…Per rispondere a questa domanda vi faccio un esempio: una pellicola in triacetato di cellulosa può presentare un grado più o meno grave di sindrome acetica. La sindrome dell’aceto (o Vinegar Syndrome) colpisce proprio le pellicole in acetato ed è severamente contagiosa. Va da sé la preoccupazione di dividere immediatamente, e tenere lontane, le pellicole sane da quelle in sindrome.
Il processo inevitabile di decadimento
Come ho scritto prima: “ogni materiale, all’uscita dalla casa di produzione, inevitabilmente inizia il suo processo di decadimento“. È impossibile “guarire” un supporto che versa in uno stato di deterioramento avanzato. Quello che possiamo fare è conservare il supporto nella condizione migliore possibile, dal momento in cui arriva in poi. In questo modo si può rallentare il suo inevitabile declino. L’unico modo conosciuto ad oggi, per arrestare uno stato avanzato di sindrome o bloccare uno stato grave di decadimento, è quello di congelare a bassissime temperature la pellicola. I luoghi di conservazione, anche detti archivi, devono essere ambienti con un basso indice di umidità, con una temperatura costante e mediamente bassa. Questo perché l’elevata umidità favorisce il proliferare di muffe e batteri, come anche l’instabilità delle temperature favorisce l’accelerazione dello stato degenerativo. Importante, nella procedura di conservazione, è dunque dotare l’ambiente di impianto di climatizzazione e riciclo costante dell’aria.
Sostituire le custodie
Prima di stoccare i materiali nei rispettivi ambienti, bisogna fare un check delle custodie ed eventuali fogli/appunti che non possono stare a contatto diretto con il supporto. Le pellicole spesso arrivano in custodie di metallo arrugginito, in mezzo a fogli e sacchi di plastica. Ogni appunto, foglio, visto di censura ecc… deve essere scansionato e successivamente messo in un catalogo a parte. Le custodie deteriorate o con tracce di umidità devono essere sostituite con custodie nuove e specifiche per la conservazione.

Monitoraggio e pulizia
Una volta che i materiali sono al sicuro, vengono monitorati costantemente. Il loro stato degenerativo viene tenuto severamente in osservazione. Questo perché è importante non contaminare i materiali tra di loro e digitalizzarli prima che le condizioni di deterioramento impediscano questo processo. La pulizia dell’ambiente è importante tanto quanto il controllo dell’umidità e della temperatura. Con pulizia non si intende solo quella dello spazio atto alla conservazione ma, pulizia anche dei materiali stessi che vengono stoccati al suo interno. Cerchiamo sempre di disporre il materiale in archivio in seguito ai lavaggi, con liquido specifico nel caso delle pellicole e a secco nel caso di videocassette e nastri magnetici in generale. Appare evidente come la procedura di conservazione sia tanto complessa quanto importante. Ovviamente chi non volesse cedere i propri ricordi a una Cineteca o spazio archivistico, con qualche semplice accortezza può conservare i propri ricordi anche a casa. L’importante è fare attenzione e monitorare l’ambiente nel quale sono disposti. Non per ultimo è importante provvedere alla digitalizzazione degli stessi, in modo da non compromettere per sempre il contenuto di un supporto ormai obsoleto. La cineteca adotta una procedura di conservazione che segue un rigido protocollo. Tutti i servizi della Cineteca sono in collaborazione con RunningTV (www.runningtv.com)